E stasera va così

…per come la ballavo qualche anno fa, per le risate e le ore sui tacchi, per la stanchezza che non sentivamo, per l’emozione che mi prende quando l’ascolto. E perché ha del vero, almeno in parte, il male se ne va ballando…

Sorrido

se penso che oggi sono riuscita a farmi tagliare a pezzi una zucca di quelle enormi, mantovane, lunghe e dolcissime. Di quelle che ti chiedi se sono lì di bellezza o se pensano di venderle, che non ci stanno in borsa, non le puoi segare a meno che tu sia Geppetto e nemmeno usarle per Halloween perchè è già passato. Così, nonostante lo scetticismo della responsabile, l’addetto alla frutta è tornato dalla pausa e di fronte alla mia spontaneità, senza fare una piega l’ha presa a sciabolate, me l’ha incartata, pesata, prezzata, si è goduto i miei grazie e le mie scuse, persino gongolando.

Lampante mi è tornato alla memoria lo stesso episodio di quando anni fa a Cuba ho trovato sulla spiaggia un bambù di quelli enormi, di legno durissimo, levigati dal mare, e mi sono incaponita per portarlo a casa. Volere è potere, ho trovato e supplicato due malcapitati che si sono ingegnati per tagliarmelo in più pezzi, affinché potesse stare in valigia. Tuttora sta in bella mostra sul tavolino in sala, pitturato di bianco, con dentro conchiglie e candeline.