#AMOREPELOSO

Io ti amo da morire piccola esserina tutta musetto e palla di peli.

Tu così spontanea, viva, batuffolosa. Che capisci tutto, che mi guardi negli occhi, mi osservi e mi studi anche se fingi di dormire.

Che quando mi avvicino mi salti addosso, mi metti le zampe in faccia per tenermi, mentre mi baci. Mi vieni a toccare la gamba e scappi via se non ti saluto, mi abbai che sembra che parli, quando rientro.

Tu che se a volte piango mi lecchi le lacrime, che se alzo la voce al telefono ti accoccoli in braccio, che ti addormenti sui piedi e di notte ti ritrovo sul cuscino.

Tu amore piccolo che coi tuoi tre chili di cane mi hai riempito la vita, giochi a nascondino e mi ritrovi sempre nello stesso angolo.

Tu che ti tengo in braccio e ce ne andiamo per negozi, che corri se ti chiamo, che mi fai ridere per quanto sei buffa, che sei carillon e marionetta. Tu che non mi fai mai sentire sola, che quando ti sgrido guardi dall’altra parte e mi ignori, che se hai paura tremi ma non smetti di difendermi e di sedermi accanto. Sei la compagna più fedele, il regalo più dolce, la mia coccola sul cuore.

#Routine

Quando la sveglia alle sette scandisce il ritmo del risveglio ho poco margine per decidere come muovermi. In linea di massima sono scattante: bagno, caffè, qualche minuto per casa e cagnolina, di nuovo bagno, scarpe e fuori.

Chi lavora tutto il giorno e tutti i giorni in questo modo spesso ha un’agenda organizzata con la massima precisione, o dimenticherebbe i figli a scuola e cosa cucinare a cena. Bella vita la tua da single, sostengono i più. Che poi quando mi rispondono così mi viene spesso da obiettare che nessuno ha puntato loro un fucile alle tempie per seguire la loro, di strada diversa.

Ma torniamo alle mie mattine, quelle di relax, diciamo. Tipo i week end, libera dall’esodo fuori città. Io che divento pazza se non concludo niente, ho dovuto mettere nero su bianco (sul giallo dei post-it in realtà) le attività delle 15/16 ore disponibili. Riderete. Non hai nulla da fare, dormi. Non riesco. No davvero, vorrei, non riesco. Così come non riesco a guardare la tivù la mattina. Ho interiorizzato che è una perdita di tempo, al massimo seguo un video se faccio step.

L’ordine delle cose da fare mi risulta essere da sostegno, e mi permette di orientarmi. Ho usato la stessa strategia anche durante il lock down, o avrei parlato col tavolo, oltre che con il cane ed il lievito madre.

Pianificando una serie di impegni anche durante il tempo libero, elimino la necessità di pianificare ogni volta, risparmiando ansia e stress. Mi sento più sicura e do una struttura sensata alla mia giornata. Tranne rari casi di pigrizia autorizzata da maratona pigiama, mi obbligo a vestirmi come se stessi per uscire e a fare. Mi appunto anche il pulire, spesa, passeggiata. Metto nel planning anche un tempo per scrivere, venti minuti di meditazione, attività fisica ogni tanto. Il tempo che rimane lo dedico alla lettura o ad un buon film. Rispettando una scansione prestabilita sono costretta a stabilire delle priorità e decidere cosa voglio fare del mio tempo e mi aiuta, anche inconsciamente, a rilassarmi.