
Mi sono ritrovata adolescente, in queste giornate di mille anni fa, a guardare le stelle in riva al lago, a svegliarsi dalle finestre mentre fai colazione, a cercarsi ogni minuto, a camminare, di notte, in punta di piedi sulla ghiaia per dirsi buonanotte sottovoce.
Pedalare su strade sterrate, calzoncini scuciti e infradito. Comprare pasta integrale, e poi mangiare pizza. Addormentarsi sul dondolo con le gambe intrecciate, confidandosi l’inverno. Disegnare volti tra le nuvole, leggere promesse tra i rami verdi del salice. Pranzare insieme, fare i selfie con gli occhiali da sole, ridere di niente e cantare vecchie canzoni. Ritrovarsi, piangere quando si parte, scriversi mi manchi dopo neanche un’ora.
secondo me, senza pretese di essere accolto, la chiave è “a cercarsi ogni minuto”. La felicità dev’essere questa: esserci. Per noi stessi, però. Non limitarci a essere, esserci. Compenetrare. Lo so, stai parlando d’altro. Ma è un esserci anche quello.
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Riflessione bellissima
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è sempre bello ritrovare l’innocenza della nostra giovinezza, in fondo dentro se lo vogliamo siamo sempre i ragazzi di una volta. Buon Ferragosto …
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Verissimo. E io mi sono ritrovata tra amici di vecchia data..
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Rapporto a distanza?
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Hai creato un’atmosfera incantevole in questo post, complimenti! E buon inizio di anno scolastico! 🙂
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