
E c’è chi c’è, passato.
Capisce.
Ti guardi in quello sguardo, di occhi che sanno,
di buchi neri che, il fondo, l’hanno visto.
Riconosci. Chi attraverso le feste le luci e le ghirlande
cammina in silenzio,
per non rattristare le vetrine che restituiscono volti,
e quel sorriso sghembo, come la vita, attraverso la nebbia.